lunedì 21 maggio 2012

Una borbonica efficienza


Tra tasse, tagli alle spese e i gettonatissimi “basta sprechi” annunciati a ripetizione, quasi quotidianamente, dai nostri tecnici (e non) salta certamente all’occhio la notizia uscita qualche giorno fa riguardo all’assunzione di 30 dipendenti in Regione Sicilia.
I suddetti neoassunti avranno l’infelice, poco stimolante e decisamente antiquato compito di portare i documenti, i faldoni e tutte le carte da un ufficio all’altro. I trenta “camminatori”, freschi d’assunzione, svolgeranno ciò che noi, amanti della tecnologia, lasceremmo fare ad un computer. Non la pensano allo stesso modo alla Regione, più legati ad una tradizione lavorativa legata all’uomo e ad un modus operandi in pieno stile borbonico.
Qualcuno potrebbe dire che, in tempo di crisi, la Regione ha creato ben 30 posti di lavoro. Ma fossero solo quelli! Invece no.
Cinquantacinque nuovi addetti ai musei palermitani (che si aggiungono ai già mille e seicento presenti), sessanta funzionari direttivi e venti collaboratori per l’archivio. Questi sommati ai trenta, si spera, instancabili camminatori, raggiungono i 160 nuovi assunti, che vanno ad aggiungersi agli oltre sedicimila dipendenti della Regione. Un curioso modo per smaltire la pesante lentezza burocratica ed evitare gli sprechi. Roba da Regno delle Due Sicilie, parlando in termini di tecnologia e efficienza organizzativa.
Perché è di efficienza che si parla. Una cosa che spesso in Italia manca, ma non sempre. Stiamo infatti scalando le classifiche riguardo alle energie rinnovabili (magra consolazione se si pensa che in fatto di giustizia siamo tra gli ultimi, inseguiti dallo Sri Lanka e tallonando l’Angola). Di sprechi ce ne sono fin troppi e di tagli ce ne vorrebbero, ma ai punti giusti.
Ma come dimenticare, quindi, l’inguaribile stakanovista che, l’anno scorso, passò da aprile ad agosto spalando neve in quel di Palermo, raggiungendo la ragguardevole cifra di 415 ore di straordinari per uno pagamento di oltre cinquemila euro. Ciò che forse stupisce di più è la capacità di quest’uomo di aver trovato, e rimosso, la candida neve nella calda estate mediterranea.
Insomma, la parola d’ordine sembrerebbe essere “dare il lavoro” e se il lavoro non c’è, lo si inventa.

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