mercoledì 16 maggio 2012

I magnifici 610


Lunedì 14 Maggio. Alla Camera dei Deputati all’ordine del giorno c’è la discussione riguardante la “riforma epocale”, come l’ha chiamata Monti, dei rimborsi ai partiti.
Presenti in aula: 20.
I nostri eletti, quel giorno, erano altrove. C’è da sottolineare che però vi erano rappresentanti di molti gruppi parlamentari (Pd, Pdl, Idv, Lega, Udc, Fli, misto, Api, Pt, Grande Sud e Noi sud), uno o due a testa, ma c’erano. Insomma non si può certo dire che le rappresentanze non vi fossero anzi, così a occhio, si direbbe che vi fosse un bel ventaglio di scelta.
Una cosa del genere ricorda molto l’assenteismo di massa causato da verifiche di matematica o interrogazioni di chimica al liceo. La differenza è che mentre al liceo, poi, dovevi rendere conto e ragione, alla Camera è tornato tutto alla normalità.
Pare che però non fosse così vuota come sembra. C’erano infatti diverse scolaresche ad assistere allo spettacolo. Bambini dai 10 ai 13 anni, vestiti di tutto punto con annessa coccarda tricolore, pronti a toccare con mano il lavoro dei nostri politici. E invece.
Ma come mai tutti questi assenti?
I commessi hanno spiegato che la causa era il lunedì, giorno di trasferimenti per tutti i deputati che vengono da “lontano” (come se per viaggiare da Milano o dal Sud a Roma ci volessero giorni). Ma qui sorge spontaneo un dubbio, anzi due. Primo, perché mai iniziare la discussione della “riforma epocale” il lunedì che, a quanto pare, è giorno di “trasferimenti” e a discutere sono in venti (tra l’altro non tutti insieme, visto che c’era chi andava e veniva); Secondo, se era stata decisa la discussione della suddetta “riforma epocale” perché a nessuno è venuto in mente di stare a Roma anche domenica, evitando così i disagi causati dai vari spostamenti. Direi che con lo stipendio che si ritrovano, una notte in albergo se la potevano anche permettere.
Quindi: o quei venti hanno sbagliato giorno per andare al lavoro o gli altri parlamentari erano impegnati altrove, tutti quanti. Mi viene allora spontanea la domanda: dove diavolo erano, lunedì 14 Maggio, quei 610 furbacchioni?

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